CHE È LA MIA
CHE È LA MIA
Produzione
FRIENDS & PARTNERS
FENIX ENTERTAINMENT
Photo© - Angelo Trani
“In questa storia che è la mia” è la trasposizione a concerto dell’omonimo album di Claudio Baglioni.
L’opera nasce come opposizione al vuoto venutosi a creare con la pandemia da covid-19, “uno spettacolo eccezionale in tempi eccezionali”.
Baglioni mette in scena sé stesso in un racconto che eleva l’amore a forza personale e universale, che investe le vite di tutti rendendole esperienze uniche degne di essere sempre vissute, e il tempo, unica medicina in grado di risanare certe ferite.
Photo© - Angelo Trani
Claudio Baglioni
Presentazione del concerto di Claudio Baglioni
Vista la mancanza del pubblico dovuta alle normative Covid in vigore durante la realizzazione del concerto, Giuliano Peparini ha pensato di utilizzare tutto lo spazio del teatro a disposizione.
I palchi laterali che solitamente ospitano gli spettatori e la platea di fronte il palco, diventano parte integrante dello spettacolo, “rompendo le pareti” della scena. L’orchestra si sposta sul palcoscenico. Le sedie della platea vengono rimosse, al fine di creare uno spazio che ricordasse il cortile di un palazzo.
L’idea dello spettacolo è nata durante una corsa per le vie di Roma. Claudio Baglioni ha chiamato Giuliano Peparini dicendo di aver composto un nuovo album, che avrebbe voluto fargli ascoltare per sviluppare un concept creativo da tradurre in idee realizzabili.
Durante la corsa, Giuliano ha ascoltato questi brani e passo dopo passo l’idea dello spettacolo ha preso forma.